Il prossimo venerdì 9 marzo (ore 17,30, presso la Sala Basile di Villa Filangeri, Santa Flavia), il “Centro studi Angelo Fiore” organizza un convengo per omaggiare il poeta e saggista Lucio Zinna (Mazara del Vallo, 1938) nel suo ottantesimo genetliaco. Zinna, che da dieci anni vive a Bagheria, è stato uomo di scuola (docente prima, Dirigente Scolastico poi) e continua ad essere intellettuale complesso e completo. Ha scritto per innumerevoli e importanti riviste, di alcune delle quali è stato anche condirettore e direttore; si è dedicato alla narrativa; ha tracciato un lungo percorso poetico personale nel quale l’originalità espressiva si è nutrita di attenzione costante, e raffinatissima, al piano semantico, sintattico e figurale della scrittura poetica: disegnando una parabola che dall’iniziale confidenza con l’avanguardia dei primi anni ’60 lo ha sempre più condotto verso una dimensione più trattenuta e gnomica che concentra in sé, distillato, il meglio del ‘900 italiano.
La sua produzione critica si distingue per una attenzione costante non soltanto ai filoni aurei della cultura e della letteratura siciliana del ‘900 (Sciascia, Fiore) ma anche a tante voci meno note e che pure insieme a quelle dei grandi maestri, costituiscono il tessuto connettivo di un’isola impareggiabile, come amava dire Natale Tedesco.
Venerdì prossimo, a celebrarlo, interverranno Elio Giunta (amico di sempre e sodale in tante avventure intellettuali: due su tutte, l’iniziativa, nel 1998, Dieci poeti per dieci canti della Divina Commedia, nella Basilica della Magione di Palermo e, nel 1999, Poesia come meditazione ) Tommaso Romano e Biagio Balistreri.
Preghiera per i liberatori
Liberaci o Signore
dalla prepotenza di coloro
che hanno sempre qualcuno
da liberare.
Liberaci da questa loro
anomala schiavitù.
[…] Lascia o Signore
che trovi ciascuno
il necessario impulso
ad ogni liberazione.
Che ciascuno possa liberarsi
(da solo o in compagnia)
liberamente.
(Da: La porcellana più fine, 2002)
Maurizio Padovano