Ricordo di Padovano e Benfante

Per Natale Tedesco, maestro e amico

Lo scorso 13 ottobre è mancato, dopo una lunga malattia che non ne aveva fiaccato però l’animo, il Professore Natale Tedesco, Professore Emerito di Letteratura Italiana all’Università di Palermo nonché, tra le altre cose, Presidente del Consiglio Scientifico del Centro Studi Angelo Fiore.

I suoi meriti scientifici e culturali sono enormi, ma non inferiori a quelli umani e relazionali. Ha dischiuso, a diverse generazioni di studenti e studiosi siciliani, prospettive laiche e innovative su tanti autori – alcuni negletti e da lui riscoperti e rivalutati – e contesti culturali. Intellettuale plurale e coraggioso, non ha disdegnato mai (ma è stata un tatto pertinente della sua generazione) l’impegno pubblico e politico, lontano come era da un’idea di separatezza della cultura letteraria e artistica dal resto del mondo. Ha scritto di lui il suo e nostro amico Franco Lo Piparo che: ” Quella di Natale è stata una vita densa di affetti, di cultura, di relazioni umane. Sapeva essere autorevole e amicale, amava parlare di sé, dei suoi libri, delle sue analisi storiche e letterarie, era un seducente affabulatore delle sue avventure umane. Un seduttore di anime”. Insomma a Natale Tedesco non apparteneva La condizione crepuscolare, nonostante nessuno come lui abbia contribuito a farcela comprendere. Gli appartenevano, invece, la curiosità per la vita, la passione per l’arte e la letteratura, l’amore per l’amicizia: per l’essere, saper essere, amico. Per questo, anche chi non è stato suo allievo o suo amico, lo ricorda “ attento e competente ma anche curioso e pungente. Non di rado divertente. Soprattutto privo di ogni forma di vanità, ascoltare gli interventi di tutti e a tutti rispondere, con puntualità e rispetto”. La sintesi migliore del suo profondo umanesimo rimane forse la sua giovanile vena poetica, recuperata e impreziosita negli ultimi anni con la raccolta In Viaggio (2011) della quale il nostro Marcello Benfante ha scritto: “un percorso dell’uomo e del letterato che si dipana come un gomitolo di memorie e si iscrive nel corpo che “scivola nel declivio”. Ma il viaggio avviene nello spazio come nel tempo, e tocca vari luoghi, emblematiche stazioni di un io che permane e muta”. Nella dedica che appose alla mia copia di quel volume Natale Tedesco ebbe a scrivere perché la curiosità del mondo (e della letteratura) ci porti sempre con sè“. Esser curiosi della vita, fino alla fine, è segno che la vita, in tutte le sue manifestazioni, la amiamo senza condizioni. E la letteratura, nostra enorme comune passione, dinanzi alla sacralità e alla pluralità della vita può pure rimanere tra parentesi, sebbene senza di essa, come mi ha insegnato – come ci ha insegnato – sarebbe molto più difficile afferrare l’ampio spettro del mondo.

2 novembre 2016
Maurizio Padovano

Nella discreta insistenza degli anni tra lento e alacre mi porto la curiosità del mondo”.
Natale Tedesco

 

Professore emerito di Letteratura italiana all’Università di Palermo, è morto all’età di 85 anni dopo una malattia.

Allievo di Salvatore Battaglia, si era dedicato in prevalenza al Novecento. Uno dei suoi testi critici più famosi, “La condizione crepuscolare”, pubblicata nel 1970, ha avuto tre edizioni

De Roberto, Svevo, Montale e Sereni

direttore Artistico della Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella che, insieme allo scomparso Presidente Bent Parodi 

grande italianista, raffinato critico d’arte, acuto analista della cultura siciliana, poeta, uomo dalle robuste passioni civili./ Quella di Natale è stata una vita densa di affetti, di cultura, di relazioni umane. Sapeva essere autorevole e amicale, amava parlare di sé, dei suoi libri, delle sue analisi storiche e letterarie, era un seducente affabulatore delle sue avventure umane. seduttore di anime

M.Benfante “.

 mi  scrisse nella dedica al suo volume di poesie intitolato In viaggio (2011): “perché la curiosità del mondo (e della letteratura) ci porti sempre con sè“. Esser curiosi della vita, fino alla fine, è segno che la vita, in tutte le sue manifestazioni, la amiamo senza condizioni. E la letteratura, nostra enorme comune passione, dinanzi alla sacralità e alla pluralità della vita può pure rimanere tra parentesi, sebbene senza di essa, come mi ha insegnato, ci sarebbe molto più difficile afferrare l’ampio spettro del mondo.

Nella discreta insistenza degli anni / tra lento e alacre mi porto/ la curiosità del mondo”.

IV Edizione del Premio Angelo Fiore

COMUNICATO

La Giuria, nominata dal Centro, ha ritenuto meritevole del “Prem io Angelo Fiore” il progetto presentato dal dott. Daniele Giustolisi, residente a Catania, al quale verrà assegnata la borsa di studio per la ricerca sullo scrittore palermitano.

A breve, saranno resi noti data e luogo del Seminario di studi nel cui contesto avverrà la premiazione e la presentazione del volume Temi forma dellscrittura di AngeloFiore” di Melina Mele, vincitrice della scorsa III edizione.

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Il Presidente del Consiglio Scientifico
Prof.  Natale Tedesco           
Il Presidente del Consiglio Direttivo
Dott.ssa  Emma de Giacomo

 

III^ Edizione del Premio “Angelo Fiore”

Mercoledì 2 aprile 2014
Villa Palagonia – Bagheria

La Giuria nominata  dal Centro, valutati i progetti pervenuti, ha ritenuto meritevole del Premio “Angelo Fiore” quello della dott.ssa Mele Melina, residente a Palermo, alla quale è stata
assegnata la borsa di studio per la ricerca sullo scrittore palermitano.

III Edizione del Premio Angelo Fiore

COMUNICATO

La Giuria nominata  dal Centro, valutati i progetti pervenuti, ha ritenuto meritevole del “Premio Angelo Fiore” quello della dott.ssa Mele Melina, residente a Palermo, alla quale sarà  assegnata la borsa di studio per la ricerca sullo scrittore palermitano.
Nei prossimi giorni, la notizia verrà comunicata all’interessata.
A breve, saranno resi noti  data e luogo del Seminario di studi nel cui contesto avverrà la premiazione.
Un sentito ringraziamento è rivolto a tutti i partecipanti al premio.

Il Presidente del Consiglio Scientifico
Prof.  Natale Tedesco
            Il Presidente del Consiglio Direttivo
Dott.ssa  Emma de Giacomo

 

II^ Edizione del Premio “Angelo Fiore”

 

Giovedì 6 dicembre 2012
Villa Palagonia – BagheriaSeminario di studi sulla figura e l’opera di “Angelo Fiore”
e assegnazione premio per il miglior progetto di ricerca.Ha coordinato i lavori:
Domenica Perrone, Docente di Letteratura Italiana Contemporanea – Università di PalermoRelatori:
Tommaso Romano, Scrittore e Critico letterario
Sergio Collura, Critico letterario
Silvio Perrella, Critico letterario
Marcello Benfante, Scrittore e critico letterario
Giuseppe Traina, Docente di Letteratura Italiana – Università di Catania
Antonio Pane, FilologoInterventi:
Marco Carmello, Autore del progetto di ricerca vincitore del premio
Interventi degli allievi del Laboratorio “Incontro con gli scrittori” della Facoltà di Lettere dell’Università di PalermoConclusioni:
Natale Tedesco, Presidente del consiglio scientifico del Centro Studi Angelo Fiorea cura di Pino Pagano


II Edizione “Premio Angelo Fiore – Città di Bagheria”

Una città in crisi, un panorama desolato, un’identità sfilacciata. Potrebbe essere l’identikit della nostra città di questi tempi, e invece non vi coincide del tutto. Tra le tante vocazioni, non sempre virtuose, Bagheria non ha mai messo in stand-by la propria consuetudine con le belle arti,  con l’ottava musa, con la poesia. Vocazione che anche oggi, in questo giorni di cupa incertezza e scoramento, contribuisce a tenere insieme la coscienza civile della città.
Una delle ultime, e sorprendenti, manifestazioni di questa vocazione è l’attività – discreta ma decisa – del Centro studi Angelo Fiore (dedicato allo scrittore palermitano morto nel 1986) , sorto da poco meno di due anni per volere della Dott.ssa Emma de Giacomo, nipote dello scrittore palermitano, e del di lei marito Pino Pagano. Entrambi sono stati capaci di far gravitare, in poco meno di due anni, attorno alle attività culturali dal Centro promosse, le iniziative di studiosi apprezzati e da sempre attenti alla difficile arte narrativa dello scrittore palermitano.
Uno  scrittore atipico, Angelo Fiore,  che ha sempre incontrato una certa resistenza alla notorietà. La sua scrittura è densa, a tratti filosoficamente ostica, mai ruffiana. Fiore è prosatore di sensibilità quasi mitteleuropea, che obbliga il lettore a mettere in discussione le proprie certezze e a fare a pugni con i luoghi comuni. Certo, non il tipo di scrittore che va per la maggiore in questi anni di dittatura del marketing: uno che non ha mai fatto le fusa sulle ginocchia dei lettori. Proprio per questa la sua opera non potrà che trarre giovamento dalle iniziative del Centro studi a lui intitolato. Tra queste la più apprezzata e lungimirante è quella che ha visto l’istituzione di un premio letterario annuale per  il miglior progetto di ricerca proposto alla Commissione scientifica del Centro da giovani studiosi di tutta Italia.
Per il 2012 la Giuria nominata dal Centro, valutati i progetti pervenuti, ha ritenuto meritevole del “Premio Angelo Fiore” quello del Dott. Marco Carmello, residente a Bergamo, cui va assegnata la borsa di studio per la ricerca sullo scrittore palermitano. Il premio verrà consegnato il prossimo 6 dicembre, durante un seminario di studi che si svolgerà presso Villa Palagonia.
Maurizio Padovano

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